Hassan è un meccanico tunisino, che con anni di onesto e duro lavoro si è conquistato stima e rispetto, Mara una giovane maestra, che una supplenza ha portato in questo lembo remoto d'Italia alle foci del Po, in attesa di partire per il Brasile con un progetto di cooperazione. Giovanni, diciottenne aspirante giornalista, passa molto tempo ad aggiustare una vecchia motocicletta nell'officina di Hassan ed è qualcosa di più che un testimone della storia che nasce tra loro. Una storia che comincia sotto il segno dell'inquietudine, con Hassan che la notte spia Mara nella casa isolata in cui ha preso alloggio e lei, che dopo averlo scacciato, intreccia con lui una relazione. Ma Hassan non è l'unico a essere attratto da Mara. Anche Giovanni, infatti, a suo modo la spia: grazie alla sua abilità con i computer penetra nella posta elettronica di Mara e legge i messaggi che lei scrive e riceve. E di fronte alla svolta tragica e inaspettata che la vicenda assume, anche Giovanni volterà le spalle ad Hassan. Ma la vita è più contorta e dolorosa di quello che appare...
"La giusta distanza è quella che ti permette di osservare le cose con la giusta prospettiva senza farti troppo coinvolgere e al tempo stesso senza essere troppo distante, freddo e razionale". Su questa riflessione si basa uno dei temi del film: Giovanni, testimone degli avvenimenti che vedono protagonisti i due amanti, è costretto a fare i conti con i suoi sentimenti di amicizia e con il dovere di cronaca. Ma La giusta distanza è un film corale e questo è solo uno dei tanti temi toccati dal film, che Carlo Mazzacurati ha definito un 'giallo'. Ambientato in un "non luogo", così si esprime il regista, viene dipinto un ambiente di provincia del nord, un paese e la sua comunità in una precisa volontà di astrazione. Tra i protagonisti del film, Giovanni Capovilla, esordiente assoluto. Un ragazzo padovano, 18 anni compiuti nell'agosto del 2006, studente in medicina. Di lui Mazzacurati ha detto: "E' un ragazzo serio e simpatico, dai capelli rossi. Ho fatto tantissimi provini per questo ruolo ma è lui il mio Giovanni". Tra gli altri interpreti, un vecchio amico del regista, Fabrizio Bentivoglio nella parte del capo-redattore del quotidiano locale.
Soggetto: Doriana Leondeff, Carlo Mazzacurati. Sceneggiatura: Doriana Leondeff, Carlo Mazzacurati, Marco Pettenello, Claudio Piersanti. Scenografia: Giancarlo Basili. Costumi: Francesca Sartori. Montaggio: Paola Cottignola. Fotografia: Luca Bigazzi. Interpreti: Giovanni Capovilla, Valentina Lodovini, Ahmed Hafiene, Giuseppe Battiston, Ivano Marescotti, Fabrizio Bentivoglio. Produttore: Domenico Procacci. Distribuzione: O1 Distribution. Origine: Italia, 2007.