Il presidente degli Stati Uniti è in Spagna, a Salamanca, per firmare un trattato di alleanza con i principali leader dei cinque continenti. All’evento viene dato, come prevedibile, grandissimo risalto, con una conferenza pubblica nella principale piazza della città. Durante la conferenza il presidente rimane vittima di un attentato. Tra i milioni di astanti ci sono otto persone, tra loro perfettamente estranee, che assistono all'attentato da un punto di vista privilegiato. Tra di loro c'è Howard Lewis, un turista americano che pensa di aver inquadrato il cecchino con la sua videocamera mentre riprendeva l'evento per i suoi ragazzi rimasti a casa, e la produttrice giornalistica americana Rex Brooks, venuta a raccontare questo storico evento a milioni di telespettatori in tutto il mondo. Il capo della guardia del corpo presidenziale dovrà interrogarli uno a uno e cercare di ricomporre il puzzle delle testimonianze in un unico quadro. La verità che ne emergerà sarà addirittura più inquietante di quanto accaduto.
Per Travis i differenti punti di vista sono altrettante parti di un puzzle e non si scopre la verità seguendo solo una storia, non solo perché ognuno interpreta ciò che vede, ma, soprattutto, perchè dietro l’apparenza si nascondono altri precedenti e azioni contemporanee. In questo l’autore lascia ogni segmento sospeso sul finire, ma nella soluzione il quadro di ricatti, doppi giochi e coordinamento tra le varie organizzazioni resta assai complesso, intrecciato e oscuro.
Lo script di Prospettive di un delitto inizialmente doveva servire per alcuni episodi della fiction tv 24 e il regista Pete Travis, non a caso, aveva già diretto alcune serie televisive, e curiosamente anche il suo primo film (Omagh) era incentrato su un attentato. Quest’omaggio a Rashomon di Akira Kurosawa ha impegnato oltre trecento operai per ricostruire la Plaza Mayor della città spagnola di Salamanca, così come sono stati utilizzati obiettivi dentro l’azione con camera a mano, steadycam, dolly e altri trucchi per riprendere l'uccisione mirata del Presidente, due esplosioni tra la folla (quella principale filmata da ben quindici cineprese) e, infine, una serie di omicidi che coinvolgono la security. Ne scaturisce un thriller avvincente, costellato da star di primissimo ordine, con otto punti di vista differenti per arrivare ad una sola verità disponibile.
Sceneggiatura: Barry Levy. Costumi: Luca Mosca. Scenografie: Brigitte Broch. Musiche: Atli Örvasson. Fotografia: Amir Mokri. Montaggio: Stuart Baird. Interpreti: Dennis Quaid, Matthew Fox, Forest Whitaker, Sigourney Weaver, William Hurt. Produttore: Neal H. Moritz. Distribuzione: Sony Pictures Releasing Italia. Origine: U.S.A., 2008