Medioevo: in un suggestivo castello a picco sul mare, si sta svolgendo una partita a carte molto combattuta tra tre uomini. Uno di questi, Uibù, finisce per vincere anche le terre del suo avversario, salvo poi farsi scoprire nell'atto di barare. Il destino vorrà che uno dei tre contendenti muoia cadendo giù da una finestra, ma non prima di aver visto un fulmine colpire Uibù, che diventa così un fantasma. Passano cinquecento anni e il fantasmino imbroglione continua a vagare per il castello cercando di rendersi invano spaventevole a scapito soltanto del vecchio maggiordomo che si occupa della magione. Tutto ciò fino al giorno in cui le cose cambiano: infatti, Re Julius 111°, il legittimo erede della casata, è pronto a reclamare ciò che è suo e torna ad abitare nel castello di famiglia. Uibù penserà di aver nuove vittime da terrorizzare, ma dopo le discrepanze iniziali, finirà per allearsi proprio col nuovo proprietario. Lo spettro dovrà infatti ritrovare il modo di ottenere una nuova patente per fantasmi e, in cambio dell'aiuto di Re Julius, farà in modo che questi possa trovare il misterioso tesoro nascosto nelle segrete. Ma i nemici più insospettabili sono alle porte: una strana alleanza tra la promessa sposa di Julius e una presenza dal passato metteranno ai nostri eroi il bastone tra le ruote.
Uibù fantasmino fifone è un film destinato soprattutto ai bambini, ma che risulta meno stucchevole della maggior parte dei prodotti di genere, risultando così una visione piacevole anche per chi ormai non usa il biberon da anni.
Il protagonista, dopo qualche minuto iniziale in carne e ossa, si trasforma in un entità virtuale, realizzato in Cg con una più che discreta qualità della definizione e una buona mimica facciale, tant’è che la sua simpatia riesce a strappare qualche divertita risata. Lo stesso si può dire per gli attori di contorno, che forniscono delle interpretazioni briose e genuine. La loro voglia di prendersi in giro si può notare anche dai titoli di coda, dove sono presenti diverse "papere" che tengono gli spettatori incollati allo schermo anche dopo la scritta The End. Anche il campionario di creature fantastiche, presenti con figure ben note quali Frankestein, si risolleva per la verve e il gusto del contesto e degli avvenimenti che lo circonda.
Nota di merito alle splendide ambientazioni, che coniugano nel migliore dei modi l'evocativo al lugubre. Non mancano nemmeno le parodie citazioniste, prima su tutte l'entrata in scena di due fantomatici quanto imbranati Ghostbusters dell'ultim'ora, nonchè alcune incredibili acrobazie degne (in veste comica, ovviamente) dei migliori wu xia pian.
Basato su una storia di Eberhard Alexender-Burgh. Sceneggiatura: Dirk Ahner e Sebastian Niemann. Scenografie: Matthias Müsse. Costumi: Janne Birck. Montaggio: Moune Barius. Fotografia: Gerhard Schirlo. Intepreti: Michael Bully, Herbig Christoph, Maria Herbst, Heike Makatsch, Rick Kavanian. Produttore: Christian Becker. Distribuzione: Moviemax. Origine: Germania, 2006