PREMIO DELLA GIURIA CANNES 2007
Attraverso gli occhi di una bambina di nove anni, la precoce ed estroversa Marjane, il film ci fa vedere come le speranze di un popolo vengano distrutte quando i fondamentalisti prendono il potere, imponendo il velo alle donne e imprigionando migliaia di oppositori. Intelligente e impavida, la piccola Marjane aggira il controllo sociale dei tutori dell'ordine scoprendo il punk e i gruppi musicali rock, ma dopo l'insensata esecuzione di suo zio e sotto i bombardamenti della guerra Iraq/Iran, la paura diventa una realtà quotidiana con cui fare i conti. Temendo per la sua sicurezza, i genitori decidono di mandarla a studiare in Austria quando compie quattordici anni e, così facendo, Marjane si ritrova a dover affrontare da sola i problemi dell'adolescenza ed i pregiudizi di chi la identifica proprio con quel fondamentalismo religioso e quell'estremismo che l'hanno costretta a fuggire. Col tempo riesce a farsi accettare e incontra perfino l'amore, ma dopo il liceo si ritrova nuovamente da sola e con una gran nostalgia di casa. Benché questo significhi mettersi il velo e vivere sotto una dittatura, Marjane decide di tornare in Iran per stare con la sua famiglia. Dopo un difficile periodo di adattamento, entra in un Istituto d'arte e poi si sposa, senza mai smettere di denunciare le ipocrisie di cui è testimone. A ventiquattro anni, pur sentendosi profondamente iraniana, capisce di non poter più vivere nel suo paese e prende la drammatica decisione di trasferirsi in Francia, piena di speranze per il proprio futuro, ma segnata in modo indelebile dal proprio passato.
Persepolis è tratto dalla grafic novel omonima realizzata da Marjane Satrapi, qui regista insieme a Vincent Paronnaud: un fumetto storico/autobiografico, che narra la vita dell'autrice, dall’infanzia trascorsa in Iran fino all’età adulta.
Marjane è testimone prima del potere tirannico esercitato dallo Scià, poi del sistema oppressivo instaurato dai Guardiani della Rivoluzione e, infine, dei pregiudizi che caratterizzano la società occidentale. Il tutto viene raccontato in modo commovente e coinvolgente, con una grande ironia che non cela la drammaticità della situazione in cui Marjane si trova a vivere. Compaiono nel film dei personaggi meravigliosi, tra cui le donne fanno la parte del leone: la nonna e la madre in primis, donne forti e indipendenti, intelligenti e volitive, anche all’interno di una società maschilista come quella iraniana.
La scelta di raccontare la storia attraverso un cartoon è dettata dal bisogno di non voler imprigionare il personaggio di Marjane entro confini troppo angusti, bensì all’interno di una storia immediatamente riconoscibile che avesse, al contempo, un respiro più ampio e universale. Anche il disegno non vuole essere realistico: tutto è disegnato in 2D, utilizzando un meraviglioso bianco e nero e rari sprazzi di colore, tra echi di neorealismo e influenze espressionistiche.
Il film è meraviglioso ed estremamente commovente, semplice e profondo insieme come solo i capolavori sanno essere.
Soggetto: Marjane Satrapi. Sceneggiatura: Vincent Paronnaud e Marjane Satrapi. Scenografia: Marisa Musy. Musica: Olivier Bernet. Montaggio: Stèphane Roche. Voci italiane: Sergio Castellito, Paola Cortellesi, Licia Maglietta. Produttore: 2.4.7 Films, The Kennedy Marshall Company, France 3 Cinéma. Distribuzione: BIM. Origine: Francia, 2007