Un chitarrista rock di trentacinque anni, trasferitosi a Roma per sfondare, sbarca il lunario tra un concerto e l'altro sognando di incidere un disco. Ma i finanziamenti non arrivano e la crisi creativa incombe. La scoperta del tradimento della fidanzata è la goccia che fa traboccare il vaso e lo convince a prendersi una pausa di riflessione. Quale luogo migliore della natia Rimini, da dove manca da quattro anni? Accolto a braccia aperte dagli apprensivi genitori, il nostro si imbatte però in un quadretto familiare tutt'altro che idilliaco: il padre, in pensione forzata per problemi di salute, non pensa ad altro che al golf, lasciando all'esaurito primogenito la gestione dell'azienda di famiglia, che produce ciliegie sciroppate; la madre aggira la depressione frequentando discutibili corsi di autostima e fiducia nel prossimo; la sorella ha lasciato l'università per lavorare nel delfinario. Ma tra crisi di nervi, liti, frustrazioni e rivelazioni scottanti la solidarietà familiare può ancora riservare qualche sorpresa.
Non pensarci di Gianni Zanasi fa l'effetto di un bicchiere d'acqua fresca in una giornata estiva e due sono gli elementi che rendono il film privo di banalità e carineria, per farne un'opera a tratti ingenua, ma sincera, divertente e senza spocchiose ambizioni di spaccato sociale: il primo è la semplicità puntuale con cui è ritratta la vita di provincia, più vera, ma perennemente in bilico tra noia e disperazione; il secondo è l'ottima prova degli attori, dal tenero nevrotico Battiston allo scombinato Mastandrea, che non ha ancora perso il gusto di ribellarsi di Tutti giù per terra.
E' una commedia divertente e spiritosa, quanto mai ironica, in cui è descritto lo spirito e l'atmosfera della provincia italiana, soffocata dalla paura e dalla necessità di essere accettati a tutti i costi, magari grazie alla partecipazione a feste e riunioni o per mezzo di un adeguato abbigliamento. Tutte intenzioni che aumentano la nevrosi delle persone, attanagliando l'individuo in una morsa secondo cui l'apparenza deve sempre essere rispettata.
E' da notare, infine, la scelta delle musiche, che a volte creano un netto contrasto con i personaggi: infatti vengono spesso usate arie d'opera che stridono con l’attività di rocker del protagonista.
Soggetto: Gianni Zanasi. Sceneggiatura: Gianni Zanasi e Michele Pellegrini. Scenografia: Roberto De Angelis. Costumi: Valentina Taviani. Montaggio: Rita Rognoni. Fotografia: Giulio Pietromarchi. Interpreti: Valerio Mastandrea, Giuseppe Battiston, Anita Caprioli, Paolo Briguglia, Teco Celio, Gisella Burinato e Caterina Murino. Produttore: Beppe Caschetto e Rita Rognoni. Distribuzione: O1 Distribution. Origine: Italia, 2007