Anno 2012. Robert Neville sembra essere l'unico sopravvissuto a una spaventosa epidemia generata dal virus del morbillo geneticamente modificato e originariamente concepito per combattere il cancro. L'epidemia ha infettato tutti gli esseri umani ed animali, subendo una degenerazione simile a quella provocata dalla rabbia, che li ha fatti regredire a uno stato di vampiri, obbligandoli a nascondersi dai raggi UV durante le ore del giorno. Meno dell'1% della popolazione è risultato immune all'epidemia, ma è stato cacciato e ucciso dagli infettati. Brillante virologo militare, il Dr. Neville si è barricato nella sua casa di New York, costruendovi un laboratorio sotterraneo in cui durante la notte conduce degli esperimenti su cavie animali infette per trovare una cura all'epidemia; solo di giorno può aggirarsi per le strade in cerca di cibo e rifornimenti, dato che gli infetti rimangono nascosti nel buio all'interno degli edifici abbandonati. La sua unica compagnia è il cane della figlia e alcuni manichini con cui intrattiene quotidianamente conversazioni; passa inoltre ore a guardare DVD e programmi televisivi registrati e attende che qualcuno risponda al suo continuo messaggio radio che invita ogni sopravvissuto a raggiungerlo. Durante i suoi esperimenti effettua dei test su un ratto di laboratorio che si rivelano abbastanza promettenti da spingerlo a procedere con i test sugli infetti…..
Will Smith sa il fatto suo. È nato come rapper, è diventato una star della televisione, e da tempo ha affrontato il cinema, sempre da protagonista. Dopo il film diretto da Muccino dove recitava con suo figlio, adesso si confronta con se stesso e con una metropoli spettrale che mette in evidenza ogni suo movimento e la sua interpretazione è degna di nota. Il "one man show" di Smith è supportato da una scenografia incredibilmente convincente, e da una regia di mestiere.
Non è facile costruire un film su un solo attore (se si escludono il cane, i vampiri, qualche flashback e due superstiti), e il day by day del protagonista è scandito con lentezza, quasi a voler fare respirare allo spettatore il senso di solitudine. A parte una breve componente horror, Io sono leggenda, si concentra sul singolo, sull'uomo che poteva cambiare il mondo, su chi ha la consapevolezza che è molto semplice distruggere ciò che si ha per le mani tutti i giorni.
L'11 Settembre è lì, all'origine delle cose e Richard Matheson, che nel 1954 scrisse il romanzo omonimo, non avrebbe potuto immaginarselo così reale. Ma alla fine, la convinzione ultima, è che solo l'umanità può decidere le sorti del mondo.
Sceneggiatura: Mark Protosevich, Akiva Goldsman. Fotografia: Andrei Lesnie. Montaggio: Wayne Wahrman. Musica: James Newton Howard. Scenografia: Naomi Shohan. Costumi: Mickael Kaplan. Interpeti: Will Smith, Alice Braga, Charlie Tahan, Salli Richardson, Willow Smith, Darrel Foster. Produttori: Akiva Goldsman, David Heyman. Distribuzione: Warner Bros. Origine: U.S.A., 2008.