Caserta, seconda metà degli anni '70. Il maestro d'orchestra, nonché bidello, Domenico Falasco è autore di una singolare teoria che confida con sapienza a uno dei suoi giovani musicisti più promettenti, il diciottenne Faustino, in attesa di un contratto di lavoro per evitare la chiamata di leva. Più che teoria, in realtà, si tratta di un bizzarro consiglio: far valere il proprio talento e accettare solo incarichi nei luoghi di mare, perché è là che vanno davvero i bravi musicisti. Il giovane Faustino, però, continua a essere il tuttofare di Raffaele Niro, un impresario poco affidabile che un giorno torna nella sua Caserta con un ingaggio davvero straordinario: il famoso maestro Augusto Riverberi, eccezionale pianista ed ex amante di Ornella Vanoni, arriverà in città per esibirsi con la sua orchestra di trenta elementi. Per il giovane talento, orfano di padre, è il momento di far sul serio.
Occhiate malinconiche, sguardi musicali e passione, ma anche povertà e disagio nel racconto di un'epoca infelice come tante, dove la solitudine non rappresentava ancora la merce di scambio dello sciacallaggio televisivo. Parte così l'esordio alla regia di Fabrizio Bentivoglio, uno che nella vita ha fatto di tutto e che, con questo Lascia perdere, Johnny, debutta con forza nel panorama cinematografico italiano. Storia di un'ordinaria ricerca di successo, dei sogni inseguiti e raggiunti nello sfondo di un sud povero, ma dignitoso, dove si respira ancora l'aria genuina di un passato lontanissimo. Difficile definirne i confini. Gradevole e divertente, malinconico e stralunato, si avvale del miglior cast possibile: i fratelli Servillo, Valeria Golino, Lina Sastri, Ernesto Mahieux e, per la prima volta sullo schermo, un giovane e bravo Antimo Merolillo.
Impeccabile la regia di Bentivoglio, al suo esordio cinematografico dietro la macchina da presa, e splendida la fotografia, ancora una volta passata per le mani sapienti di Luca Bigazzi. Ritmo e ironia si fondono insieme a una colonna sonora sussurrata con rispetto e discrezione.
Soggetto e Sceneggiatura: Umberto Contarello, Filippo Gravino, Guido Iuculano e Fabrizio Bentivoglio. Scenografia: Giancarlo Basili. Costumi: Ortensia De Francesco. Musica: Fausto Mesolella. Fotografia: Luca Bigazzi. Montaggio: Esmeralda Calabria. Interpreti: Antimo Merolillo, Ernesto Mahieux, Lina Sastri, Peppe Servillo, Toni Servillo, Fabrizio Bentivoglio e Valeria Golino. Produttore: Domenico Procacci. Distribuzione: Medusa. Origine: Italia, 2007