Lontano nel tempo, lontano nello spazio. Nelle distese desolate dell'Asia, nei territori della Mongolia, ha vissuto e lottato uno dei condottieri più spietati e cruenti che siano mai esistiti: Genghis Khan, colui che ha conquistato, a partire dal 1200, enormi territori, creando uno degli imperi più vasti che la storia ricordi.
Il premio Oscar Sergei Bodrov (Il prigioniero del Caucaso), uno dei più apprezzati registi russi contemporanei, mette in scena un'epopea storica che ricostruisce la nascita del guerriero Temugin, consegnato alla storia come il sanguinario Khan (condottiero) dell'impero mongolo, ritraendolo dalla nascita e riportando le varie tappe di una vita di stenti e umiliazioni, fino alla battaglia che lo lanciò definitivamente verso la costruzione del suo sconfinato impero. Nato nel 1162, il piccolo Temugin subisce soprusi e angherie da parte delle fazioni rivali, assiste alla morte del genitore e rischia a sua volta di rimanere ucciso. Privato della moglie bambina, scelta quando era poco più di un fanciullo, la avrà accanto per tutta la vita, lottando contro tutto e tutti pur di tenerla al proprio fianco.
Girato nei veri luoghi che nei secoli scorsi hanno ospitato l'impero (spesso raggiungibili dopo ben quindici ore di viaggio dai centri abitati più vicini), obiettivo di Bodrov è quello di restituire alle cronache un personaggio diverso dal sanguinario conquistatore dipinto sui libri di storia, delineandone caparbietà e temerarietà nell'affrontare la vita e il nemico.
Un kolossal di due ore con scene cruente a base di digitale e luce naturale che hanno permesso di creare un effetto realistico davvero impressionante, con affascinanti sequenze di combattimento, in cui viene mostrata la maestria tattica del Khan dinanzi a forze numericamente superiori. Un film che punta sui sentimenti e sulle battaglie all'ultimo sangue, che si presenta come un bell'affresco e una pagina di buon cinema che ricorda un passato remoto in cui un condottiero di nome Genghis Khan, è entrato nella storia.
Sceneggiatura: Arif Aliyev, Sergei Bodrov. Fotografia: Sergey Trofimov, Rogier Stoffers. Musiche: Tuomas Kantelinen. Montaggio: Zack Staenberg, Valdis Oskarsottir. Scenografia; Dashi Namdakov. Costumi: Karin Lohr. Interpreti: Aliya, Tadanobu Asano, Tegen Ao, Sun Hong Lei, Khulan Chuluun. Produttori: Sergei Selyanov, Sergey Bodrov, Anton Melink. Distribuzione: BIM. Origine: Germania, 2007.