VINCITORE PREMIO DEL PUBBLICO FESTIVAL DI TORONTO
E’ il momento della verità negli studi dello show televisivo in India ‘‘Chi vuol esser milionario?”. Davanti ad un pubblico sbalordito, e sotto le abbaglianti luci dello studio, il giovane Jamal Malik, che viene dagli slum di Mumbai (Bombay), affronta l’ultima domanda, quella che potrebbe fargli vincere la somma di venti milioni di rupie. Il conduttore dello show, Prem Kumar, non ha molta simpatia per questo concorrente venuto dal nulla. Avendo faticosamente risalito la scala sociale, provenendo lui stesso dalla strada, Prem non ama l’idea di dover dividere la ribalta del Milionario con qualcuno come lui, e rifiuta di credere che un ragazzo dei quartieri poveri possa sapere tutte le risposte. Arrestato perché sospettato di imbrogliare, Jamal viene interrogato dalla polizia. Mentre ripassa le domande una per una, inizia ad emergere la storia straordinaria della sua vita vissuta per le strade, e della ragazza che ama e che ha perduto.
II regista di Trainspotting, Danny Boyle, stupisce tutti con un piccolo film, The Millionaire, che negli Usa è diventato un caso. Rappresentando la storia di un ragazzo delle bidonville di Mumbai che vince una fortuna partecipando a Chi vuol essere milionario? Boyle alterna con grande effetto il tragico al comico, la commedia al dramma, il documentario alla visione onirica, Capra a Scorsese, Dickens al musical. Il risultato è una favola arcobaleno.
La frase chiave di Trainspotting era “Scegli la vita”. In The Millionaire, invece, è “Il destino è scritto” e ciò porta lo spettatore a interrogarsi sugli esiti del fato. In India, dove il film è ambientato, il destino ha sfaccettature incredibili: i più fortunati sono sempre legati ai meno fortunati e ciò avviene non attraverso la carità, ma in modo più profondo.
La storia viene raccontata usando la città, il rumore e il brulichio perenne della sua gente. Ci si stupisce di come si passi dalla violenza sui bambini al balletto, ma questo appartiene a Mumbai, città piena di contrasti. Là gli estremi convivono e non si tende a separarli: chi abita in un nuovo grattacielo non chiede che le baraccopoli attorno vengano abbattute e allo spettatore non resta che assistere, impotente e affascinato, alla danza casuale delle vite altrui.
Tratto dal libro Q&A di Vikas Swarup. Sceneggiatura: Simon Beaufoy. Scenografia: Mark Digby. Costumi: Suttirat Anne Larlarb. Musiche: A.R. Rahaman. Fotografia: Anthony Dod Mantle. Montaggio: Chris Dickens. Interpreti: Dev Patel, Freida Pinto, Madhur Mittal, Anil Kapoor, Irrfan Khan. Produttore: Christian Colson. Distribuzione: Lucky Red. Origine: Regno Unito/U.S.A., 2008