Ambientato alla fine del '700, La Duchessa è la storia della bella e sofisticata Georgiana Spencer, la donna più affascinante della sua epoca. Famosa per la sua bellezza e per il suo fascino, divenne un personaggio controverso per i gusti stravaganti e la passione per il gioco e l'amore. Andata in sposa giovanissima al più anziano e freddo Duca del Devonshire, amica intima di ministri e principi, Georgiana fu un'icona dell'eleganza, una madre devota, un'abile attivista politica e la beniamina della gente comune. Nonostante ciò, al centro della sua storia c'è, soprattutto, una disperata ricerca dell'amore.
Quando nel 1998 Amanda Foreman pubblicò il romanzo Georgiana Duchess of Devonshire, la morte, avvenuta qualche mese prima, di Lady Diana scuoteva più che mai i cuori e le coscienze degli inglesi. Il romanzo, quindi, sulla storia della sua antenata Georgiana Spencer che, come lei, si trovò intrappolata in un matrimonio contratto troppo giovane e con una persona che non l'amava, sembrò il tentativo di parlare del presente citando il passato: una donna apprezzata da tutti, punto di riferimento non soltanto per ciò che concerneva la moda, ma anche per la politica (tanto Lady Diana fece con l'ONU, quanto Georgiana si impegnò a favore dei Whings), ma quasi ignorata da un marito che gli preferiva costantemente un'altra.
Siamo dalle parti del film sentimentale in costume: matrimoni mal riusciti, eredi mancanti, tentativi di scalata sociale attraverso unioni che hanno poco a che fare con l'amore. Il più delle volte, soprattutto negli ultimi anni, pellicole di questo tipo hanno oscillato tra il mediocre e l'insufficiente. Nel caso di La duchessa, invece, il giudizio è più che mai positivo: la cura con cui è tratteggiato ogni personaggio della storia (su tutti quello del duca interpretato da un magistrale Ralph Fiennes) stupisce per complessità e credibilità.
Non c'è stereotipo, nessuna banalizzazione di situazioni, né di dialoghi; basti pensare che manca, addirittura, un cattivo vero e proprio (non che il duca sia un buono, ma non è un personaggio malefico come tanti altri visti in film analoghi). Il sacrificio delle due donne del film e l'amore per i figli sono temi universali e attuali, tanto allora, quanto oggi. Quanti matrimoni continuano, non si sa se bene o male, solo per i bambini, nonostante sia finito l'amore? Il regista Saul Dibb racconta tutto questo con uno stile rigoroso e incessante, senza virtuosismi, ma lasciando la scena (ed è un grande merito) al bravissimo cast. Bella la fotografia, perfetti i costumi, elegante persino la scelta dei quasi mancanti titoli di testa e tutto ciò ha permesso di realizzare un film di ottima fattura sotto tanti punti di vista.
Tratto dal romanzo Georgiana di Amanda Foreman, edito da BUR. Sceneggiatura: Jeffrey Hatcher, Anders Thomas Jensen e Saul Dibb. Costumi: Michael O’Connor. Scenografia: Michael Carlin. Musiche: Rachel Portman. Fotografia: Gyulia Pados. Montaggio: Masahiro Hirakubo. Interpreti: Keira Knightley, Ralph Fiennes, Charlotte Rampling, Dominic Cooper e Hayley Atwell. Produttori: Gabrielle Tana e Michael Kuhn. Distribuzione: BIM. Origine: UK/FRANCIA, 2008