Un uomo divorato da un segreto sul suo passato cerca di redimersi cambiando drasticamente le vite di sette estranei. Una volta che il suo piano è partito, nulla può modificarlo. O almeno è quello che pensa lui, perché Ben Thomas non si aspetta certo di innamorarsi di una dei sette estranei. In quel momento, sarà lei a cambiare lui. Un mistero avvincente e una sorprendente storia d’amore, Sette anime pone delle domande provocatorie sulla vita e la morte, il rimpianto e il perdono, gli estranei e l’amicizia, l’amore e la redenzione ed esplora i legami che collegano i destini umani in maniera sorprendente. Tutto ha inizio con una lista di sette nomi. L’unica cosa che hanno in comune è che ognuno ha raggiunto un punto di svolta nella vita e ha bisogno di aiuto economico, spirituale o medico. A loro insaputa, Ben li ha scelti accuratamente per far parte del suo piano di redenzione. Ma è Emily Posa, una donna che soffre di problemi cardiaci, a intralciare i suoi progetti quando compie l’unica cosa che Ben riteneva impossibile e matura vicino a lui, stravolgendo completamente la sua visione del mondo.
Il film inizia con un respiro affannato e con una voce flebile, quella di un uomo che al telefono chiama un'ambulanza e dice «Qualcuno si è suicidato». «Chi?» chiede l'operatore. «Io» risponde l'uomo. È Will Smith nella scena d'apertura di Sette anime, il nuovo film di Gabriele Muccino, sua seconda opera hollywoodiana con Smith dopo La ricerca della felicità. Ciò che segue è un lungo flashback, narrato in uno stile che ricorda 21 grammi di Alejandro Iñarritu. Con molto coraggio l’attore e il regista si cimentano in una storia tragica, che ha anche un sottofondo spirituale. È questo un dramma strano e profondo, rivolto ad un pubblico sensibile a tematiche spirituali e non solo fan di Will Smith e della sua grandezza di attore/interprete. Ispirato alla storia di un ingegnere della Nasa che si sentiva responsabile dell'esplosione nel 2003 dello Shuttle Columbia, il personaggio di Will Smith è travolto dai sensi di colpa dopo un incidente stradale in cui uccide sette persone. Prenderà una decisione straordinaria, per se stesso e per sette estranei, convinto dall’idea del controllo che pensiamo di avere sulla nostra vita. In che misura possiamo decidere il nostro destino? Il film, con coraggio e sensibilità, costringe lo spettatore a interrogarsi su questo tema, ponendosi domande provocatorie sulla vita e la morte, sul rimpianto e il perdono, sugli estranei e l’amicizia, sull’amore e la redenzione, il tutto esplorando i legami che collegano i destini umani.
Sceneggiatura: Grant Nieporte. Scenografie: J.Michael Riva. Costumi: Sharen Davis. Musiche: Angelo Milli. Fotografia: Philippe Le Sourd. Montaggio: Hughes Winborne. Interpreti: Will Smith, Rosario Dawson, Michael Ealy, Barry Pepper e Woody Harrelson. Produttori: Todd Black, James Lassiter, Jason Blumenthal, Steve Tisch e Will Smith. Distribuzione: Sony Pictures. Origine: U.S.A., 2008